L’acqua, una risorsa da non sprecare
Nell’era della crisi climatica l’acqua è un bene prezioso, tanto da essere considerato l’oro blu del Pianeta. La siccità è reale anche nel nostro paese, il rischio desertificazione è concreto e nel mondo sono milioni le persone che non hanno accesso all’acqua potabile.
In questo senso il concetto di WATER FOOTPRINT è centrale: si tratta di una metrica che va a identificare la quantità e il volume di acqua utilizzato dall’uomo in relazione alla catena alimentare, alla produzione e allo smaltimento dei rifiuti.
Quanta acqua consumiamo al giorno?
A volte basta “contare” i litri di acqua necessari a compiere una determinata azione per capire quanto possa essere fatto per virare verso il risparmio idrico. Oltre alla gestione virtuosa delle infrastrutture, anche il singolo individuo può far molto per risparmiare acqua. Scoprire a quanta acqua corrisponde una singola azione ci farà capire quanto possiamo fare per la salvaguardia del Pianeta. Qui di seguito qualche esempio pratico tratto dalla vita quotidiana.
Per bere e cucinare ogni persona usa, in media, 6 litri al giorno;
In un WC con sciacquone tradizionale, ogni volta che si aziona il meccanismo si consumano fino 10 litri di acqua;
Lasciando scorrere l’acqua mentre ci si lava i denti si sprecano 10 litri contro i 2 utilizzati solo per il risciacquo;
Per lavare i piatti a mano ne servono 20 litri;
Il carico di una lavastoviglie di ultima generazione richiede circa 7-10 litri di acqua;
Il carico di lavatrice di ultima generazione consuma 40-50 litri d’acqua;
Per lavare l’auto si stima che servano circa 800 litri.
L’uomo, utilizzando l’acqua, lascia dietro di sé un’impronta, chiamata appunto WATER FOOTPRINT.
In Italia il consumo medio per abitante è di 241 litri al giorno.
Il nostro paese con questo dato si conferma al primo posto in Europa per consumo d’acqua pro-capite. 20 litri di acqua al giorno sono invece il consumo medio di un abitante del continente africano.
Il consumo idrico è in costante crescita. Si presume che nel 2030, il 47% della popolazione mondiale vivrà con problemi di scarsità d’acqua: consumiamo il 600% in più di acqua rispetto al secolo scorso.
L’aumento di richiesta e i cambiamenti climatici ci impongono di risparmiare acqua.
Negli ultimi anni abbiamo assistito a precipitazioni costanti o molto intense. La pioggia che cade copiosamente sul terreno secco ha difficoltà ad essere assorbita. Anziché ricaricare la falda tende e scivolare via, ingrossando temporaneamente fiumi e canali, creando i danni a cui quotidianamente assistiamo.